Migliora, e di molto, la compliance della farmacia italiana nella corretta dispensazione degli antibiotici sul territorio. È questo il risultato più positivo dell'ultimo sondaggio di Eurobarometro, il prestigioso Servizio della Commissione europea che dal 1973 si occupa di monitorare l'opinione pubblica su tematiche di particolare interesse europeo. [Vai alla notizia]
Mini pronto soccorso,centri di prenotazione,assistenza domiciliare:la rivoluzione delle farmacie italiane e' ormai vicina,almeno sulla carta. Gazzetta del Sud del 16/04/2010 [Vai alla notizia]
Gli italiani sono soddisfatti dei servizi sanitari e in particolar modo delle farmacie. Lo evidenzia la ricerca 'Aspettative e soddisfazione dei cittadini rispetto alla Salute e alla Sanità' effettuata dal Censis per conto del ministero della Salute, presentata oggi a Roma. Il risultato positivo dell'indagine è stato anticipato dal ministro Ferruccio Fazio ieri, nel corso del convegno organizzato da Federfarma sui nuovi servizi in farmacia.
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Si è svolto questa mattina il convegno 'Il Futuro è adesso: il nuovo ruolo della farmacia nel SSN' organizzato da Federfarma a Roma presso la prestigiosa sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, gremita di pubblico che ha seguito con vivo interesse l'evento. [Vai alla notizia]
SPENDING REVIEW, 300 FARMACISTI IN PIAZZA A GENOVA CONTRO LA MANOVRA
Trecento farmacisti, sia titolari e che dipendenti, sono scesi in piazza stamani a Genova per protestare contro la manovra "Spending review" del governo Monti. Allo sciopero, indetto da Federfarma, ha aderito l'80% delle 297 farmacie private della provincia genovese.
SPENDING REVIEW, 300 FARMACISTI IN PIAZZA A GENOVA CONTRO LA MANOVRA
GENOVA 26 LUGLIO 2012.
Trecento farmacisti, sia titolari che dipendenti, sono scesi in piazza stamani a Genova per protestare contro la manovra "Spending review" del governo Monti. Allo sciopero, indetto da Federfarma, ha aderito l'80% delle 297 farmacie private della provincia genovese. Il servizio è stato garantito con l'apertura delle farmacie di un normale turno festivo. I farmacisti, che indossavano il camice bianco ed erano "armati" di cartelli e striscioni (I testi: "Scioperiamo oggi per il futuro della tua salute", "Spending review a pagare sei tu", "Perchè distruggere la farmacia che funziona?" etc) hanno prima dato vita ad un corteo in piazza De Ferrari, di fronte alla Regione Liguria, quindi hanno percorso via Roma, fino ad arrivare alla prefettura. Lì una delegazione di rappresentanti della categoria ha incontrato il capo di gabinetto, dottor Gennaro Terrusi. "Il viceprefetto Terrusi ha recepito le nostre problematiche - ha commentato il presidente di Federfarma Genova Giuseppe Castello - E' venuto a conoscenza dello stato di reale crisi delle farmacie genovesi e si è fatto garante di portare le nostre istanze presso i ministeri dell'Economia e della Salute".
La manovra prevede un ulteriore aumento dello sconto obbligatorio che le farmacie private applicano al Ssn. E' prevista una contrazione della spesa per la farmaceutica territoriale convenzionata. Il governo ha individuato un nuovo tetto i spesa pari all'11,5% rispetto al precedente 13,3%. Per contro per la spesa farmaceutica ospedaliera viene innalzato il tetto di spesa che passa dal precedente 2,4% al 3,2% per cento. La spesa territoriale nel 2011 è stata del 13,2% del Fondo Sanitario Nazionale, al di sotto del tetto (13,3%), nonostante sia calcolata al suo interno una parte cospicua della spesa sostenuta direttamente dai cittadini (1,3%). Quella ospedaliera, invece, è stata pari a 3,6%, superando il tetto del 2,4%.
Secondo le stime di Federfarma, l'effetto immediato della "Spending review" a Genova per quanto concerne i servizi sarà il taglio del Cup (Centro unico di prenotazione visite ospedaliere), la riduzione del turno nei giorni festivi, la contrazione delle disponibilità di magazzino che implicherà l'impossibilità di reperire immediatamente gran parte dei farmaci. Dal punto di vista occupazionale, si stima la perdita di 170 posti di lavoro che equivale al 10% dell'occupazione diretta, oggi pari a 1700 unità, tra titolari e collaboratori. Inoltre il 10% delle farmacie è già oggi a rischio default a causa dell'indebitamento: ulteriori tagli potrebbero condurre in breve al fallimento. Per questi motivi i farmacisti sono scesi in piazza, rispondendo in massa alla chiamata di Federfarma. "Le farmacie non sono più in grado di sopportare il peso di queste gabelle - spiega Giuseppe Castello - Non vediamo più un futuro per le nostre farmacie. In prospettiva ci sono tagli ai servizi, licenziamenti, riduzione degli orari e dei turni, diminuzione delle disponibilità di magazzino. E' una prospettiva non certo rosea di cui i primi a pagarne le conseguenze saranno nostro malgrado i cittadini. C'è moltta preoccupazione. Oggi sono presenti anche i giovani farnmacisti e molti dipendenti che vedono a rischio il loro posto di lavoro".